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Quali sono stati gli ultimi interventi migliorativi sulle apparecchiature e a quali criteri corrispondono le scelte che sono state adottate?

Dal 27 giugno 2003 è possibile accertare infrazioni anche alle violazioni semaforiche attraverso appositi apparecchi o dispositivi di rilevamento gestiti direttamente dagli organi di polizia stradale e nella loro disponibilità purché debitamente omologati dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (vedasi il comma 1/bis dell’art. 201 del Nuovo Codice della Strada modificato dal D.L. 151/2003 convertito dalla L. 214/2003) senza l’obbligo della contestazione immediata.

La nostra città ha inoltre una peculiarità che abbiamo deciso di sfruttare: un anello di fibra ottica di proprietà del Comune realizzato per collegare le varie sedi istituzionali dei vari Enti e per creare il sistema di video sorveglianza.

La positiva esperienza del controllo degli accessi ai varchi della Z.T.L. hanno orientato la scelta verso apparecchiature digitali che potessero sfruttare appieno le potenzialità della fibra garantendo costi di trasmissione dati pressoché nulli e immagini di qualità decisamente superiori alla tecnologia analogica.

Tra le apparecchiature omologate dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti vi era nel 2005 una sola strumentazione digitale costruita in Germania e con rappresentanza esclusiva per l’Italia da una società di Monza, un azienda con una solida esperienza alle spalle per aver dotato di apparecchiature uguali a quelle installate a Novara sia Milano sia altre città.

Alcune visite alla Centrale Operativa della Polizia Municipale di Milano mj hanno convinto a dotarsi di questa strumentazione digitale, vista la drastica riduzione nel tempo delle infrazioni commesse alle intersezioni semaforiche (e del numero degli incidenti soprattutto) da quando sono state introdotti questi dispositivi di rilevamento nel capoluogo meneghino.