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LA PRIMA AUTO TARGATA NOVARA IN MOSTRA DAL 26 AL 28 MAGGIO A PALAZZO ORELLI
26.05.2023
Novara, 26 maggio 2023. Ha 128 anni, ma non li dimostra: ha uno sguardo acuto e sembra ancora intenzionata a fare molta strada. Non stiamo parlando di una nonnina da "GUINNESS", ma di un’Automobile che ancora oggi pare avere tantissime storie da raccontare, e proprio per questo è stata accompagnata stamattina da Domodossola, dove ordinariamente fa mostra di sé nel Museo del Sempione, a Novara, dove le era stata assegnata una targa più di cento anni fa, nel 1905: è la PANHARD ET LEVASSOR DOG CART n. 427 del 1895, in mostra ad ingresso libero dal 26 al 28 maggio dalle ore 14 alle 18,00 presso il Palazzo Orelli di Novara, più noto per gli abitanti del posto come Palazzo della Borsa.
Si è presentata alle 15 di ieri ad un pubblico selezionato di autorità, addetti ai lavori, giornalisti, in anteprima rispetto all’inaugurazione pubblica che avverrà oggi venerdì 26 maggio alle ore 14. Così le è stato tributato un primo "taglio del nastro" in piena regola con il Sindaco Alessandro Canelli ad impugnare le forbici, accompagnato dal Presidente del Consiglio Comunale Edoardo Brustia e dalla Cultural Project Manager Dott.ssa Benedetta Baraggioli. In rappresentanza del territorio c’era la Dott.ssa Maria Rosa Fagnoni, Consigliera dell’ATL TERRE DELL’ALTO PIEMONTE, che ha anche dato un importante contributo alla riuscita della esposizione. Per gli organizzatori erano Presenti il Presidente dell’Automobile Club Novara Avv. Vittorio Cocito ed il Direttore Dott. Paolo Pinto, ma accanto a loro c’erano Presidente e Vice Presidente del Club Italiano Panhard, Giuseppe e Claudio Sassi, e Peppino Leonetti, Presidente del Club ACN AUTOAMATORI VECCHIE GLORIE federato ASI. In sala erano presenti anche i rappresentanti del MUSEO ACHILLE VARZI di Galliate, ed altri autorevoli esperti e sportivi, come l’Ing. Fulvio Maria Ballabio, idealmente "collega" di PANHARD ET LEVASSOR per avere, soltanto cento anni dopo di loro, fondato una casa automobilistica, la MCA MONTE CARLO AUTOMOBILE; con lui l’esperto e collezionista MATTEO RAMELLA che ha aggiunto un importante tassello per ricostruire la storia della PANHARD 41-1 essendo appartenuta anche alla sua famiglia, prima che entrasse nella proprietà del Museo Civico di Domodossola Gian Giacomo Galletti.
In occasione della prima inaugurazione, il Club Italiano Panhard ha consegnato al direttore dell’Automobile Club Novara una targa commemorativa, in segno di gratitudine.
"C’è grande soddisfazione nell’avere realizzato il ritorno della prima targa novarese, in sinergia con tante Istituzioni, Associazioni ed Imprese che hanno colto l’opportunità di offrire alla Città di Novara un’attrazione straordinaria, che non interessa soltanto i fanatici delle "MACCHINE ANTICHE", ma rappresenta un’intera epoca" è stato il commento del Direttore ACI Dott. Paolo Pinto.
La targa della PANHARD è la 41-1: nei primi anni del secolo XX, per evitare di riportare per esteso il nome della provincia, a ciascuna di esse veniva abbinato un numero progressivo di colore rosso, quello della posizione in ordine alfabetico; così tra il numero 1 di Alessandria ed il numero 69 di Vicenza, Novara venne identificata proprio con il 41, e la prima nuova targa novarese diventò nel 1905 la 41-1.
Il Comune di Domodossola, attraverso i Musei Civici Gian Giacomo Galletti, in particolare nella persona del Conservatore Dott. Federico Troletti, ha voluto che l’automobile PANHARD ET LEVASSOR targata 41-1, di sua proprietà, venisse prestata all’Automobile Club Novara, che ne ha fatto espressa richiesta per potere esporla proprio a Novara, in occasione del Raduno Internazionale Panhard et Levassor, pure in programma dal 26 al 28 maggio.
L’Automobile Club Novara, in linea con gli scopi del CLUB ACI STORICO, ha organizzato il prestito di tale bene culturale, ed ha chiesto di potere esporre la vettura come avvenuto venti anni fa, nel 2003, presso la "SALA BORSA" di Novara, ricevendo l’assenso da parte della CAMERA DI COMMERCIO MONTE ROSA LAGHI ALTO PIEMONTE.
La REGIONE PIEMONTE, l’ATL TERRE ALTO PIEMONTE, e la CITTA’ DI NOVARA hanno deciso di supportare tale esposizione, realizzata dall’Automobile Club Novara con la collaborazione del CLUB ITALIANO PANHARD, con sede a Novara, organizzatore del RADUNO INTERNAZIONALE PANHARD ET LEVASSOR. Per un’esposizione tanto importante per il motorismo storico, a livello non solo nazionale ma anche mondiale, si sono aggiunti altri fondamentali tasselli: il MAUTO MUSEO NAZIONALE DELL’AUTOMOBILE DI TORINO, nella persona del suo Conservatore, Dott. Davide Lorenzone, ha indicato tutte le istruzioni tecniche affinché il viaggio della PANHARD, da Domodossola a Novara con trasporto specializzato, potesse avvenire con la massima sicurezza: ad assistere alle varie fasi è stata sempre presente una restauratrice esperta, la Dottoressa Chiara Armigliato del MAUTO, appositamente incaricata.
LA PRIMA AUTO TARGATA NOVARA
ACCOLTA COME UNA STELLA IN SALA BORSA
È riapparsa una stella. Non si può dire che sia nata, perché la stella del motorismo di cui si parla ha iniziato a brillare nel 1895. Restando in metafora, si può invece dire che la PANHARD DOG CART DEL 1895 targata 41-1, nella sua lunga orbita, sarà molto ben visibile dal 26 al 28 maggio a Novara.
Tra i tanti primati collegati alla fabbrica PANHARD al modello DOG CART ed all’esemplare in esposizione a Novara, vi è proprio quello di essere la prima automobile targata Novara, ma anche quello di essere stata la prima automobile ad attraversare il passo del Sempione.
Perfino il Mercedes-Benz Museum di Stoccarda riconosce a PANHARD il merito di avere fatto funzionare il primo motore a scoppio sull’automobile da loro brevettata per primi: PANHARD ET LEVASSOR è stata infatti la prima fabbrica che è riuscita ad industrializzare quell’invenzione, a quell’epoca apparsa stralunata, che si chiamava automobile, e che neppure in tanti potevano immaginare che avrebbe soppiantato i veicoli a trazione animale.
La PANHARD DOG CART del 1859 sarà esposta al pubblico, con accesso gratuito, presso la Sala Borsa della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte, per gentile concessione dell’ente camerale.
L’automobile è normalmente risposta presso una teca che è stata dedicata dal Comune di Domodossola, Museo Gian Giacomo Galletti, al Passo del Sempione, riunendo alcuni dei mezzi di trasporto con cui il passo alpino è stato attraversato nelle varie epoche.
L’automobile appartiene al comune di Domodossola e precisamente precisamente proprio ai musei civici Gian Giacomo Galletti.
È molto importante sottolineare come tale esposizione, del tutto straordinaria, farà per tre giorni diventare Novara un importantissimo punto di attrazione del motorismo storico.
Tale risultato è, come spesso avviene, il frutto di una estesa collaborazione: oltre all’Ente proprietario e all’ente camerale ospitante, è stato determinante il club organizzatore, l’Automobile Club Novara, che ha progettato tale esposizione come evento di avvicinamento al centenario della sua fondazione, avvenuta nel 1926.
Un altro Club, il Club Italiano Panhard con sede a Novara, è stato quello che ha proposto di realizzare tale esposizione, per dare un grande segnale di unità agli appassionati e cultori del motorismo storico, a livello mondiale considerato che negli stessi giorni il club italiano Panhard ritorna ad ospitare, a distanza di solo 7 anni, il raduno internazionale PANHARD ET LEVASSOR.
A fare da regia ed a dare supporto all’esposizione si è aggiunta fin dall’inizio la neonata ATL Terre dell’Alto Piemonte che, in un’ ottica di sinergie tra territori, è andata recentemente a fondere in sé le ATL di Biella Novara Valsesia e Vercelli.
La città di Novara , nella persona del Presidente del Consiglio Comunale Edoardo Brustia, si è detta fiera di aggiungere tale esposizione straordinaria alla serie lunghissima di manifestazioni a carattere turistico culturale che, nei tempi recenti, anno sempre più trasformato il capoluogo e il territorio circostante in un’importante attrazione, sotto tutti i punti di vista.
L’esposizione realizza inoltre lo scopo della promozione del motorismo storico e della tutela del patrimonio motoristico storico che caratterizzano Il Club ACI Storico.
Importante supporto è stato dato dal MAUTO Museo Nazionale dell’Auto di Torino, che in forza della sua lunga esperienza nella tela nella registrazione e nel restauro del patrimonio motoristico nazionale, ha fornito utilissime indicazioni per la sicurezza del trasporto e dell’esposizione. Proprio il MAUTO, nella persona del suo conservatore Dottor Davide Lorenzone, ha applaudito al valore storico e culturale dell’esemplare di proprietà del comune di Domodossola, soprattutto per lo stato di conservazione fedele all’originale. Il MAUTO ha quindi proposto al comune di Domodossola l’opportunità di donare a tale esemplare un restauro conservativo ed un’altra straordinaria esposizione, che potrà avvenire a Torino in occasione dei 90 anni dalla costituzione del Museo nazionale dell’automobile, avvenuta nel 1933.
"Invitiamo idealmente tutti gli appassionati di motorismo storico a livello mondiale a venire a Novara dal 26 al 28 maggio per ammirare tale eccezionale esemplare motoristico, e così dimostrare ancora una volta il valore che ha oggi il motorismo storico come strumento per esaltare le eccellenze dell’industriosità, dell’artigianalità e della creatività umana , nonché come centro di attrazione per il turismo, risorsa sempre più importante per sostenere i principali settori dell’economia" ha commentato il Direttore dell’Automobile Club Novara, Dott. Paolo Pinto
"La storia della Panhard et Levassor targata NO1 ci riporta indietro di oltre un secolo, alla scoperta dei primi automobili. Un mondo meccanico primordiale, in cui abbondava il legno, la pneumatica, intesa come ruota, non aveva ancora un battistrada, e gli automobili erano maschi, come gli aeroplani". Così Paolo Pinto, Direttore dell’Automobile Club Novara, riassume il significato che ha avuto la Panhard et Levassor nello sviluppo dell’automobilismo prima e dell’associazionismo automobilistico novarese poi.
"A quell’epoca gli automobili erano paragonabili alle vetture moderne per il fatto di avere quattro ruote ed un motore a combustione interna, mentre per tutto il resto erano molto più simili a delle carrozze o dei calessi, ma ciò che accomuna gli automobilisti di oggi ai pionieri di allora era l’irresistibile attrazione per quell’insieme di profumi, suoni ed emozioni sprigionato dal movimento motorizzato".
Chi ha voluto approfondire l’evoluzione dell’automobilismo nei suoi primi anni di vita è stato aiutato dai registri fiscali, che facevano riferimento alla licenza di circolazione rilasciata dal Prefetto, obbligatoria per ogni automobile. Nel corso degli anni le targhe cambiano formato: per evitare di riportare per esteso il nome della provincia, a ciascuna di esse viene abbinato un numero progressivo di colore rosso, quello della posizione in ordine alfabetico; così tra il numero 1 di Alessandria ed il numero 69 di Vicenza, Novara viene identificata con il 41, e la prima nuova targa novarese diventa la 41-1.
Per gentile concessione di:
CITTA’ DI DOMODOSSOLA, MUSEI CIVICI GIAN GIACOMO GALLETTI
CAMERA DI COMMERCIO MONTE ROSA LAGHI ALTO PIEMONTE
Con il supporto di:
REGIONE PIEMONTE
ATL TERRE DELL’ALTO PIEMONTE
COMUNE DI NOVARA
ACI STORICO
Con la collaborazione di:
CLUB ITALIANO PANHARD
MAUTO - MUSEO NAZIONALE DELL’AUTOMOBILE DI TORINO